Animazione, filmati d'archivio, immagini e voci "rubate" da youtube per raccontare una storia che si ripete da 20 anni, quotidianamente. Un film che procede per accumulo di appunti visivi e frammenti di intenzione filmica, frutto di 4 anni di lavoro attorno al tema della migrazione nel Mediterraneo e all'isola di Lampedusa come varco di ingresso nella Fortezza Europa e luogo della retorica dell'invasione. Una struttura aperta che spinge lo spettatore a interrogarsi, per individuare una sua strada tra le immagini, e una posizione etica tra i discorsi. Il tutto con la volontà di trovare una voce personale senza per questo prendere la parola al posto degli altri. Raccontare la violenza istituzionale, l'impotenza, l'autolesionismo, la gioia, l'autodeterminazione, per smantellare ogni possibile strumentalizzazione del tema, rinnovando lo sguardo e restituendo dignità al vissuto per mezzo di un linguaggio politico-poetico.