La storia di Imre Nagy, primo ministro e sostenitore della democrazia multipartitica, il primo leader comunista che divenne simbolo della rivoluzione nazionale. Quando le truppe iniziarono l'assedio di Budapest il 4 novembre 1956, Nagy accetta asilo dall'ambasciata jugoslava ma viene poi rapito per essere portato in Romania e vivere liberamente. Nel 1957 Nagy viene però riportato in Ungheria, imprigionato in condizioni disumane per 14 mesi e sottoposto a interrogatori estenuanti.